top of page
Cerca
  • HeavypediA

TARANTULA HAWK - Il metal psichedelico del regno animale

Il ciclo di vita di alcune band è talmente breve che è difficile riuscire addirittura ad accorgersi della loro esistenza la quale, in misura opposta, è determinante allo sviluppo di un intero genere musicale che negli anni successivi si espanderà in maniera esplosiva. Stiamo parlando dello space rock più psichedelico contaminato dal metal sperimentale e strumentale, più semplicemente chiamato “sound di San Diego”.


Da San Diego, sud California, i Tarantula Hawk sono stati tra i pionieri del genere tra la seconda metà dei ’90 e il 2002, anno dello scioglimento. Pochissimi live, due soli concept album geniali, senza titolo né testi né titoli delle canzoni ma con formidabili idee, brillanti e rivoluzionarie, assordanti di psichedelia all’avanguardia e stordenti di suoni e ritmiche che sfociano nel caos, ma controllate da giri di basso seducenti srotolati in groove trascinanti dominati da sfuriate di batteria di memoria black metal. L’immaginario che emerge all’ascolto è fatto di dinosauri armati di mitragliette Uzi che fuggono da attacchi di pellerossa armati con archi spaziali e frecce esplosive al napalm a cavallo di elefanti rosa corazzati.

I due dischi sono contraddistinti da due colorazioni, il primo rosso/nero e il secondo giallo/verde, ed entrambi fanno riferimento al ciclo di vita di un animale molto particolare, unico.


Anche questo animale ha un ciclo vitale brevissimo, proprio come lo ha avuto la band, ed è particolarmente curioso e affascinante poiché in natura non esiste nient’altro di simile. Parliamo della Tarantula Hawk, la vespa gigante che popola numerosa i deserti americani del sud ovest del territorio degli Stati Uniti d’America, tra cui la Death Valley e il deserto a cavallo di Nevada e New Mexico; questo Stato l’ha adottata addirittura come “animale mascotte”. Ognuno degli Stati americani ha un animale come proprio simbolo, la California per esempio ha l’Orso Bruno o Grizzly (che è un Orso Bruno gigantesco), e il New Mexico ha appunto la Tarantula Hawk. Il Falco della Tarantola. Questa particolarissima e bellissima vespona ha una vita molto interessante. Innanzitutto non ha nido, né quindi prole da proteggere, il che la rende assolutamente poco aggressiva nei confronti dell’uomo e delle altre specie, tranne appunto il ragno Tarantola che, ricordiamolo visto che siamo in tema, NON è un insetto ma un aracnide; gli insetti hanno sei zampe, gli aracnidi ne hanno otto, quelli con più zampe sono artropodi, come i millepiedi, le scolopendre e via dicendo… ma andiamo avanti con la storia della nostra hemipepsis ustulata. La sua particolare indole pacifica non deve trarre in inganno, infatti non va mai assolutamente stuzzicata, semmai vi capitasse di vederla nei paraggi; in un viaggio attraverso la Death Valley, in rapide escursioni pomeridiane o nel primo mattino all’interno dei meravigliosi canyon del posto più arido della Terra, gli incontri sono molto frequenti e spesso la si può vedere rinfrescarsi sulla rugiada dei prati all’interno di strutture residenziali ai bordi della Valle.


La sua puntura è tra le più dolorose dell’intero regno animale della specie degli insetti. L’entomologo americano Justin Schmidt si è fatto pungere volontariamente un migliaio di volte da 83 specie d’insetti differenti in nome della scienza, chiedendo a sé stesso più volte il motivo per cui abbia mai deciso di fare un mestiere e una classifica del genere… nei suoi appunti descrive il dolore inferto dalla puntura della Tarantula Hawk come accecante, feroce, quasi quanto lo choc provocato dall'asciugacapelli acceso che cade nella vasca da bagno piena d'acqua mentre ci siete dentro. Livello di dolore da 1 (minimo) a 4 (massimo), 4. Si pone alla pari della Vespa Nera Brasiliana (più piccola della Tarantula Hawk ma aggressivissima) e della Formica del Fuoco dell’Amazzonia (incazzata nera). Il suo veleno riesce ad immobilizzare l’intero braccio di un uomo adulto, se punto alla mano, per ben 24 ore e stordisce al punto da provocare svenimento, nausea, vomito, sensazione di smarrimento, perdita di equilibrio e rischio di farsi seriamente male in modo accidentale durante la fuga in cerca di sollievo dal dolore allucinante, paragonato anche ad una caduta in un campo di cactus dalle spine lunghissime o dall’essere avvolti da filo spinato arroventato.


Il colore è fantastico, un blu notte brillante cangiante al nero antracite, con ali che variano dall’arancione al rosso scarlatto. La lunghezza del corpo varia da 6 a 8 cm e l’apertura alare può raggiungere i 12 cm mentre il pungiglione raggiunge, quando estratto completamente, 1 cm di lunghezza! Un mostro volante in pratica. In foto si può notare la “cucciola” in posa sul palmo di una mano…


Il suo nome, Tarantula Hawk, viene dalla sua capacità di predare le Tarantole, come già spiegato. Ma come fa, vi chiederete voi, un insetto a cacciare e uccidere uno dei ragni più pericolosi e velenosi del pianeta? È “semplice”… le Tarantole fanno i nidi sotto terra, scavando sotto le rocce, all’ombra. La vespa si infila nel nido e trascina a forza il ragno fuori dal buco. Nonostante il ragno sia decisamente più grosso della vespa in questione, lei se ne frega: ha un pungiglione d’acciaio e comunque può volare, sferrando numerosi attacchi dall’aria. Una metal-vespa. Una volta fuori, il ragno cerca di difendersi come può ma la nostra Tarantula Hawk riesce a pungere l’aracnide più volte e col suo veleno a renderlo inoffensivo e immobile. In questo stato vegetativo, il ragno può essere depositato di nuovo nel buco, in cui la vespa lo usa come “contenitore” per le sue uova. Una volta schiuse, qualche ora dopo, il ragno che è ancora vivo ma immobilizzato dal dolore e dal veleno, si ritrova circondato da larve di Tarantula Hawk che si cibano del suo corpo. Il ciclo vitale di una Tarantula Hawk si conclude in circa quattro settimane. Quello della band si è concluso in circa quattro anni.



162 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page