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Hammer Smashed Face. The story behind.

Aggiornamento: 20 nov 2019

I Cannibal Corpse non hanno bisogno di presentazioni. Dalle loro morbose copertine ai loro testi sadici, rimangono il gruppo di maggior successo (se non altro in termini di vendite) in ambito death metal. Il quintetto ha scolpito nella roccia e senza compromessi la parola "estremo" per 30 anni, ponendosi tra i veterani più affermati della musica estrema. Ma è ancor più stupefacente apprendere che la nascita del loro più grande singolo, canzone che li ha lanciati sulla scena mondiale, Hammer Smashed Face, è avvenuta in un momento in cui la band stava praticamente implodendo.

"Alex [Webster, basso] ed io stavamo praticamente lasciando la band", ricorda il batterista e co-fondatore Paul Mazurkiewicz. "Eravamo stufi marci della situazione e di uno dei membri in particolare, che sostituimmo subito. Mi ricordo che siamo tornati da un tour e abbiamo detto: "Siamo fuori! Ricominceremo con la nostra nuova band!”. Questa situazione è durata forse una settimana, ma in quella settimana, indovina cosa è nato: Hammer Smashed Face! La mettemmo su per puro odio.” "Fu principalmente merito di Alex", aggiunge Paul riguardo la fase di scrittura iniziale della traccia. Il coinvolgimento approfondito del bassista nell'ideazione di Hammer Smashed Face non sorprende affatto. La canzone è famosa per il suo incedere martellante, dove il drumming incessante e veloce di Paul lascia il posto per un attimo ad un preludio di basso e ad un breve assaggio di chitarra, prima che il tutto possa raggiungere il climax. "Abbiamo sempre ritenuto che fosse importante per noi far trasparire il basso. Alex è quel tipo di bassista che ama l'”approccio Iron Maiden” in tal senso, ed è proprio quello che volevamo ottenere. Abbiamo sempre desiderato che il basso fosse ben distinguibile nei nostri brani, in particolare sull’album Tomb Of The Mutilated, ancor più che in qualsiasi altro disco precedente. " L’intento era proprio quello di evocare l’effetto di un cranio massacrato a martellate, con una chitarra che avesse le sembianze di una motosega arrugginita. Il tocco finale all’intensità del brano è la produzione grezza dell’ icona death metal Scott Burns, al tempo il miglior produttore in circolazione. "All'epoca non avevamo abbastanza esperienza per sapere cosa volessimo con certezza", spiega Paul riguardo la qualità del suono abrasivo della traccia. "Tomb fu registrato in due settimane. A quei tempi le finanze erano molto limitate e il tempo è denaro. Perciò avevamo bisogno di qualcuno con molta esperienza che potesse guidarci" Ma al di là della sua produzione, è nella composizione che Hammer Smashed Face ha la sua peculiarità, nell’evocare esattamente con la musica, quanto viene descritto nelle liriche morbose. Quell’incedere martellante, quel rallentamento groovy, gli armonici di chitarra sul riff portante del bridge…fu tutto così rivoluzionario per essere il 1992...

Ma Paul ammette con orgoglio che la fama di una delle canzoni più famose (forse la più famosa) del genere death metal è anche parzialmente dovuta all'aiuto esterno di una fonte molto inaspettata…. Nel 1994, due anni dopo la pubblicazione del singolo, i Cannibal fecero un cameo a sorpresa nel film di Jim Carrey “Ace Ventura: l'acchiappanimali”, in una sequenza che è già entrata nella storia del cinema per la sua magnifica casualità. "Jim Carrey in quel periodo trovava il death metal stranamente intrigante", dice Paul. "Eravamo a casa nostra a Buffalo (New York) e abbiamo ricevuto una chiamata dalla Metal Blade Records, la nostra etichetta, che diceva:" Abbiamo appena ricevuto una chiamata da Jim Carrey. Sta facendo un film e vuole che ci siate anche voi!”. All'inizio dovemmo rifiutare perché dovevamo essere in Europa per uil tour. Ma passò un giorno e chiamarono di nuovo: "Ragazzi, vi vogliono di brutto! Sono addirittura disposti a riorganizzare le riprese durante il vostro tour. Jim Carrey vi vuole ad ogni costo! '"

Attraverso un bizzarro mix di brutalità, varietà e commedia hollywoodiana di culto, Hammer Smashed Face è diventata un pionieristico e monumentale esempio di death metal e tale rimane da un quarto di secolo. E continua a uccidere.

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